Oggetto: Appalti e sanità
Omniroma-REGIONE, DI BERARDINO (CGIL): "SERVE LEGGE SU
APPALTI"
(OMNIROMA) Roma, 02 APR - “Noi avvertiamo la necessità di nuova
legge regionale sugli appalti, servizi e forniture. La Regione su questo
tema deve mettere
definitivamente un punto. Sappiamo che questo iter, che la Regione rimanda in continuazione, ha bisogno di
tempi anche lunghi, per questo noi proponiamo una scorciatoia: fare subito un protocollo sugli appalti che, oltre a fissare i punti chiave
relativi alle regole e alla trasparenza, sia in grado di definire anche il tema dei subappalti, del
lavoro e del passaggio delle tutele dei lavoratori e dei loro diritti quando passano da un appalto all'altro. Questa è
oggettivamente una delle grandi priorità”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil di Roma
e Lazio, Claudio Di
Berardino, nel corso di una tavola rotonda sulla sanità organizzata nella sede della giunta regionale
dalla Funzione Pubblica Cgil di Roma e Lazio.
Omniroma-SANITÀ, DI BERARDINO (CGIL): BENE APPROVAZIONE ATTI AZIENDALI
(OMNIROMA) Roma, 02 APR - "E' stato un atto importante quello di concludere e condividere gli atti aziendali, ora
però quegli atti devono essere calati nelle realtà dei diversi territori. Discussioni che, al
momento, ancora non si sono compiutamente realizzate: penso al rapporto con i Comuni e con le forze sociali”. Così il
segretario generale della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, a margine di una tavola rotonda sulla sanità, in Regione, commentando la
presentazione degli atti aziendali avvenuta stamattina da parte del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti.
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Omniroma-APPALTI, DI COLA (FP CGIL): RACCOLTA FIRME PER LEGGE DI
INIZIATIVA POPOLARE
(OMNIROMA) Roma, 02 APR - La Fp Cgil di Roma e Lazio lancia una
“raccolta firme per una proposta
di legge di iniziativa popolare sugli appalti”. Ad annunciarlo è il segretario generale della Fp
Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola, nel corso di una tavola rotonda sulla
sanità organizzata dal sindacato nella sede della giunta regionale. “Fuori c’è un banchetto.
Noi chiediamo che negli
appalti ci siano regole trasparenti, in primis di tutela dei lavoratori. Ad esempio - ha spiegato
-dopo la scoperta su Mafia Capitale e l'inquisizione di Buzzi, le attività svolte dalle coop governate da questi loschi figuri devono essere
messe in appalto e noi lo rivendichiamo, ma se nel capitolato degli appalti non è scritta la clausola sociale in forma vincolante (per cui chi
si aggiudical'appalto prima detenuto dalla
coop in questione assorbe i lavoratori della coop nella misura necessaria allo svolgimento
dell'attività) chi vince la gara manda a spasso tutti i lavoratori che prima
operavano in quei servizi”.
Per Di Cola, “l'altra questione importante e' la composizione del costo dell’appalto, che vuol dire non accettare che
siano indette gare per l'aggiudicazione di appalti seguendo il criterio del massimo ribasso d'asta. Perché l'effetto che scaturisce da questo
tipo di gare – ha sottolineato - è la contrazione
di diritti (contratti precari) e di salari, e questo non è accettabile. Chiediamo,
quindi, che negli appalti, nella formulazione dei valori per l'appalto, venga richiamato il
contratto di lavoro e le relative
tabelle ministeriali sul costo orario del personale”. Infine, ha concluso Di Cola, “altra questione
attiene alla trasparenza degli
appalti, cioè ai vincoli di presentazione dei carichipendenti da parte delle singole società e
ai vincoli sulla regolarità contributiva e fiscale”.
xcol2
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