Roma, 26 settembre 2014
Care compagne e cari compagni,
stiamo proseguendo, in Regione, nel confronto per la definizione di un accordo che dia piena attuazione alle legge 251/2000 e crei le condizioni per la realizzazione, in tutte le aziende, del Dipartimento delle professioni sanitarie e dell'assistenza sociale .
Come sapete il Decreto del Commissario ad Acta del 26 maggio 2014, n. U00185, è stato, anche da noi, impugnato in quanto oltre a prefigurare, a nostro avviso, una disparità di trattamento tra i profili delle professioni, sottende al rischio di una applicazione solo parziale della norma che verrebbe elusa in assenza di certezze dell'istituzione dei Dipartimenti delle professioni lasciando esclusivamente la figura dirigenziale per l'area infermieristica.
Non può sfuggire che la composizione del Dipartimento delle professioni e la conseguente istituzione delle aree dirigenziali sia legata alla tipologia, complessità e dimensione aziendale nonché alla struttura organizzativa definita nell'atto aziendale.
L'accordo che si sta cercando di definire persegue il duplice obiettivo di rafforzare l'indicazione della costituzione del Dipartimento delle professioni e , attraverso il concorso su ASL capofila, evitare la dilatazione ovvero la frammentazione della fase attuativa.
In sostanza l'obiettivo è evitare che fatti i dirigenti infermieristici il processo si fermi o si realizzi esclusivamente sulla base della convinzione e resistenza dei singoli Direttori Generali.
Va, infine, segnalato un comportamento fortemente ostativo da parte di alcuni sindacati della Dirigenza medica anche se firmatari dell'accordo del 4 agosto 2005 sull'applicazione della 251/2000.
Le parti si sono aggiornate a lunedì per verificare la possibilità di realizzare, dopo troppi anni di attesa, l'applicazione della legge ed il giusto riconoscimento di responsabilità ed autonomia delle professioni.
p.la Segreteria
Patrizia Di Berto
Care compagne e cari compagni,
stiamo proseguendo, in Regione, nel confronto per la definizione di un accordo che dia piena attuazione alle legge 251/2000 e crei le condizioni per la realizzazione, in tutte le aziende, del Dipartimento delle professioni sanitarie e dell'assistenza sociale .
Come sapete il Decreto del Commissario ad Acta del 26 maggio 2014, n. U00185, è stato, anche da noi, impugnato in quanto oltre a prefigurare, a nostro avviso, una disparità di trattamento tra i profili delle professioni, sottende al rischio di una applicazione solo parziale della norma che verrebbe elusa in assenza di certezze dell'istituzione dei Dipartimenti delle professioni lasciando esclusivamente la figura dirigenziale per l'area infermieristica.
Non può sfuggire che la composizione del Dipartimento delle professioni e la conseguente istituzione delle aree dirigenziali sia legata alla tipologia, complessità e dimensione aziendale nonché alla struttura organizzativa definita nell'atto aziendale.
L'accordo che si sta cercando di definire persegue il duplice obiettivo di rafforzare l'indicazione della costituzione del Dipartimento delle professioni e , attraverso il concorso su ASL capofila, evitare la dilatazione ovvero la frammentazione della fase attuativa.
In sostanza l'obiettivo è evitare che fatti i dirigenti infermieristici il processo si fermi o si realizzi esclusivamente sulla base della convinzione e resistenza dei singoli Direttori Generali.
Va, infine, segnalato un comportamento fortemente ostativo da parte di alcuni sindacati della Dirigenza medica anche se firmatari dell'accordo del 4 agosto 2005 sull'applicazione della 251/2000.
Le parti si sono aggiornate a lunedì per verificare la possibilità di realizzare, dopo troppi anni di attesa, l'applicazione della legge ed il giusto riconoscimento di responsabilità ed autonomia delle professioni.
p.la Segreteria
Patrizia Di Berto
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