domenica 20 gennaio 2013

Gianni Nigro della Cgil-Funzione pubblica: trattativa solo con nuovo governatore



Avevamo scherzato. L’ombra dei tagli sulla sanità pubblica di Enrico Bondi per un mese ha fatto tremare gli ospedali: si è parlato prima della riduzione di 1.800 posti letto, per poi scendere a 950; si è ragionato per giorni sulla chiusura di interi ospedali come il San Filippo Neri o il Cto; migliaia di dipendenti, ma anche di pazienti, si sono arrabbiati, hanno vissuto giornate di angoscia, hanno occupato le strutture o sono scesi in strada in corteo. Di quell’ipotesi di piano, dopo che Enrico Bondi si è dimesso da commissario per la sanità e il suo posto è stato preso da Filippo Palumbo resta poco. Certo, anche in applicazione delle indicazioni della spending review, tagli saranno necessari: il disavanzo del 2012 è di 780 milioni di euro e che a causa del debito della sanità i cittadini laziali pagano le tasse tra le più alte d’Italia. Ma a decidere sarà il futuro presidente della Regione, colui che sarà eletto il 24 e 25 febbraio.

«Per questo - osserva Gianni Nigro della Cgil-Funzione pubblica - noi all’incontro convocato da Palumbo andremo, ma spiegheremo che non abbiamo intenzione di parlare con lui di piano di tagli dei posti letto o di riorganizzazione della rete. Di questo parleremo con il futuro presidente della Regione. Chiederemo di parlare dell’emergenza vera che sta vivendo la sanità laziale, migliaia di dipendenti che da mesi non ricevono lo stipendio»
messaggero.it/

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