sabato 21 febbraio 2015

#giustOrario: Fp-Cgil lancia campagna su orario di lavoro in sanità

Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

Medici e Infermieri pronti alla diffida legale
Italia rispetti le regole europee
 

Roma, 20 febbraio 2015

"Se negli ultimi 10 anni il tuo orario di lavoro è stato fuori dalle regole europee e vuoi ricevere giustizia, il primo passo per difenderti e per vederti riconosciuti in futuro i giusti risarcimenti è la diffida legale, che con #giustOrario e la Fp Cgil potrai effettuare gratuitamente, avvalendoti della competenza dello Studio Legale Michele Bonetti Avvocato & Partners". Con una campagna diffusa nei posti di lavoro in sanità e sui social network, la Funzione Pubblica Cgil lancia #giustOrario ( http://www.fpcgil.it/giustorario ) , per chiedere il pieno riconoscimento del diritto al riposo. L'adeguamento normativo effettuato dal nostro Paese, senza interventi che assicurino il personale necessario, rischia infatti di rimanere lettera morta.

"L'Italia - afferma Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil - è stata deferita alla Corte di Giustizia Europea per il mancato rispetto dei limiti all'orario di lavoro in sanità e ha abolito le norme incriminate a partire da gennaio 2016. Per noi è stata una prima vittoria, ma non basta. Adesso pretendiamo il pieno recepimento delle regole europee e invitiamo i lavoratori a effettuare la diffida alle strutture, per tutelarsi e creare le condizioni per essere risarciti. È francamente intollerabile questo europeismo a fasi alterne: sembra che le regole valgano solo quando a pagarle sono i più deboli".

"Lo diciamo da anni, nemmeno troppo provocatoriamente - rincara la dose Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici -: i cittadini sono sicuri di volersi far curare da medici e infermieri stressati? Le regole sono semplici e di comune buon senso: giusto riposo giornaliero di 11 ore, di 24 ore ogni sette giorni lavorativi, orario massimo di lavoro settimanale di 48 ore, straordinari compresi, nonché 4 settimane di ferie annuali".
 

Regole europee per chi lavora in sanità

L'Italia, deferita alla Corte di Giustizia Europea per il mancato rispetto dei limiti all'orario di lavoro in sanità, ha abolito a partire da gennaio 2016 le norme incriminate e dovrà applicare le regole. Una prima vittoria, ma non basta.
Pretendiamo il pieno recepimento della direttiva europea sull'orario di lavoro in sanità.
Se negli ultimi 10 anni (riteniamo plausibile che, come in altri casi, si possa andare oltre i 5 anni di prescrizione) il tuo orario di lavoro è stato fuori dalle regole e vuoi ricevere giustizia, il primo passo per difenderti e per vederti riconosciuti in futuro i giusti risarcimenti è la diffida legale, che con #giustOrario e la Fp Cgil potrai effettuare gratuitamente, avvalendoti della competenza dello Studio Legale Michele Bonetti Avvocato & Partners .

Chi può fare la diffida?
I medici dirigenti (esclusi i direttori di struttura complessa), gli infermieri e gli altri operatori sanitari che, lavorando su turni e in modo non occasionale,negli ultimi 10 anni si siano visti negare le garanzie previste dalla direttiva europea sull'orario di lavoro in sanità: il giusto riposo giornaliero di 11 ore e di 24 ore ogni sette giorni lavorativi, orario massimo di lavoro settimanale di 48 ore, straordinari compresi, nonché almeno 4 settimane di ferie annuali.

Perché fare la diffida?
Per interrompere i termini di prescrizione, far valere i tuoi diritti e poter ottenere in futuro il risarcimento per l'ingiusto carico di lavoro.

Come fare la diffida?
La diffida verrà inoltrata dallo studio legale Bonetti dopo la sottoscrizione della procura (vedi facsimile) con la quale conferisci mandato per procedere nel tuo interesse. La diffida viene inoltrata alla struttura sanitaria in cui non hai goduto del riposo giornaliero, settimanale, nonché delle ferie. La struttura sanitaria, quindi, può essere sia quella in cui attualmente lavori, sia quella in cui hai prestato servizio in passato, negli ultimi 10 anni. Anche il Ministero della Salute e la Presidenza del Consiglio dei Ministri sono destinatari della diffida.

Quanto costa la diffida?
La diffida è completamente gratuita e viene inoltrata senza alcuna richiesta economica a vostro carico e non vincola all'azione legale successiva.

Per ricevere i moduli e maggiori informazioni contattare lo Studio Legale Michele Bonetti Avvocato & Partners all'indirizzo di posta elettronica info@avvocatomichelebonetti.it scrivendo in oggetto"#giustOrario" o consultare il sito:

http://www.avvocatomichelebonetti.it/index.php/primo-piano/item/1124-giustorario-per-medici-e-infermieri

 

 

Materiale informativo Campagna #GiustOrario

 
 
 

 

Materiale grafico Campagna #GiustOrario

 
 
 

GIUSTORARIO PER MEDICI E INFERMIERI

GiustOrario per Medici e Infermieri
Lo Studio Legale Bonetti & Partners con la FP CGIL consiglia ai medici dirigenti, agli infermieri e agli altri operatori sanitari che lavorano su turni di procedere con l’inoltro di una diffida per interrompere i termini di prescrizione. Con la diffida si interrompono i tempi di prescrizione, al fine di evitare il decorso dei termini per far valere il diritto al risarcimento del danno derivante dall’eccessivo carico di lavoro.
Ad oggi, a parte la pronuncia della Corte di Giustizia Europea, non si registra un vivace dibattito giurisprudenziale delle Corti italiane sulla questione; per tale ragione, in attesa di come il Giudice potrà qualificare l’azione proposta, si ritiene che la diffida possa essere inoltrata per i riposi non goduti non solo degli ultimi 5 anni, ma anche degli ultimi 10 anni.
La diffida non costringe il lavoratore a proporre anche un’azione legale successiva, ma per il momento, al fine di tutelare il Vostro diritto, è necessario inviarla.
L'Italia, infatti, deferita alla Corte di Giustizia Europea per il mancato rispetto dei limiti all'orario di lavoro in sanità, ha abolito a partire da gennaio 2016 le norme incriminate e dovrà applicare le regole. Una prima vittoria, ma non basta.
Pretendiamo il pieno recepimento della direttiva europea sull'orario di lavoro in sanità.
Se negli ultimi 10 anni (riteniamo plausibile che, come in altri casi, si possa andare oltre i 5 anni di prescrizione) il tuo orario di lavoro è stato fuori dalle regole e vuoi ricevere giustizia, il primo passo per difenderti e per vederti riconosciuti in futuro i giusti risarcimenti è la diffida, che con #giustOrario, la Fp Cgil e Studio Legale Michele Bonetti Avvocato & Partners potrai inoltrare gratuitamente.
Chi può fare la diffida?
I medici dirigenti (esclusi i direttori di struttura complessa), gli infermieri e gli altri operatori sanitari che, lavorando su turni e in modo non occasionale, negli ultimi 10 anni si siano visti negare le garanzie previste dalla direttiva europea sull'orario di lavoro in sanità: il giusto riposo giornaliero di 11 ore e di 24 ore ogni sette giorni lavorativi, orario massimo di lavoro settimanale di 48 ore, straordinari compresi, nonché di ferie annuali (almeno 4 settimane).
Perché fare la diffida?
Per interrompere i termini di prescrizione, far valere i tuoi diritti e poter ottenere in futuro il risarcimento per l’ingiusto carico di lavoro.
Come fare la diffida?
La diffida verrà inoltrata dallo studio legale Bonetti dopo la sottoscrizione della procura (vedi facsimile - link consultabile cliccando su evidenziatura) con la quale conferisci mandato per procedere nel tuo interesse. La diffida viene inoltrata alla struttura sanitaria in cui non hai goduto del riposo giornaliero, settimanale, nonché delle ferie. La struttura sanitaria, quindi, può essere sia quella in cui attualmente lavori, sia quella in cui hai prestato servizio in passato, negli ultimi 10 anni. Anche il Ministero della Salute e la Presidenza del Consiglio dei Ministri sono destinatari della diffida.
Quanto costa la diffida?
La diffida è completamente gratuita e viene inoltrata senza alcuna richiesta economica a vostro carico e non vincola all’azione legale successiva.
Per procedere all’inoltro della diffida, ti invitiamo ad inviare con raccomandata a.r. presso loStudio Legale Michele Bonetti Avvocato & Partners sito in via San Tommaso d’Aquino 47 – 00136 Roma
1. due procure compilate e sottoscritte in originale;
2. la scheda informativa, compilata e sottoscritta;
3. la fotocopia del documento di identità e codice fiscale.
N. B. E’ necessario scrivere sulla busta da inviare al predetto indirizzo “giusto orario”.

Siamo a Sua disposizione per qualsiasi chiarimento:
Telefono: 06.39749383 - 06.3728853
Fax  06.64564197
Mobile: 349.4216026 - 391.3766108
N.B. In caso di contatto all'indirizzo info@avvocatomichelebonetti.it, è necessario indicare nell'oggetto della mail "giusto orario".

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