venerdì 7 novembre 2014

Rete ospedaliera: Regione Lazio verso normalità ... ma nessuna attenzione ai diritti dei lavoratori - Confermata la mobilitazione.

Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl

Il nuovo decreto di riordino della rete ospedaliera dichiara finalmente concluso ed archiviato il tempo delle macro aree e opera alcune scelte su cui ci siamo battuti come un primo riequilibrio dei posti letto tra Roma e le Province e una modernizzazione del sistema dell’emergenza.
Finalmente, inoltre, vengono riconosciute alcune specificità quali Subiaco, Bracciano, Amatrice ed Acquapendente che diventano “ospedali di zona disagiata” con una organizzazione adeguata a rispondere nell’immediato alle richieste dell’utenza.
Complessivamente, ad una prima lettura, la riorganizzazione pare essere supportata, oltre che di analisi di contesto epidemiologico, anche di buon senso e rispetto per i diritti dei cittadini.
Diversi sono anche però i punti che non ci convincono come le scelte fatte sulla Roma A, sul Campus Bio Medico, il rapporto con i Policlinici, solo per citarne alcuni.
Quello che però fa nascere i dubbi maggiori è la scelta di “spostare” attività e personale senza che ci si ponga neppure lontanamente il dubbio di attivare relazioni sindacali e criteri di trasparenza.
L’impressione che deriva, scorrendo il testo, è che il personale sia una variabile strumentale privo di diritti e regole contrattuali.
La questione risulta ancora più sgradevole in quanto da una Regione che, per la prima volta tende a invertire la tendenza e riconoscere pari dignità ai suoi cittadini in qualsiasi provincia risiedano, ci saremmo aspettati altrettanta attenzione asl confronto con le organizzazioni sindacali e ai diritti dei lavoratori.
Speriamo infine che alle parole sentite anche dal Ministro Lorenzin sullo sblocco del turn over senza il quale anche questo riordino darà di difficile applicazione seguano finalmente i fatti.
Ci spettavamo che almeno sui 3000 precari del Lazio ci fosse una risposta, anche per questo il prossimo 8 novembre saremo in piazza con Cisl e Uil con i lavoratori dei servizi pubblici per cambiare le norme nazionali ed il 14 saremo sotto la Regione Lazio per chiedere un cambio di passo anche al governo regionale.
Roma, 4 novembre 2014
Fp Cgil
Di Cola
Cisl Fp
Chierchia
Uil Fpl
Bernardini

Nessun commento:

Posta un commento