mercoledì 29 ottobre 2014

Rieti, i carabinieri indagano sulla gestione dell'Ares 118: maxi sequestro di documenti

Tutto è partito da un esposto presentato da un sindacalista della Cgil-Fp di Roma e Lazio.

RIETI - Gli ultimi anni di gestione dell'Ares 118 provinciale finiscono sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri di Rieti. L’inchiesta è solo all’inizio, ma il rumore di certo sarà tanto. Se ne sono resi conto anche i dipendenti locali dell’azienda che nei giorni scorsi si sono ritrovati gli uomini dell’Arma nella sede di villa Fiordeponti, sulla Salaria, non distante da Fonte Cottorella.

Nessun blitz, né ingressi a sirene spiegate. Ma una volta all’interno, i carabinieri non hanno guardato in faccia a nessuno. E per un giorno intero hanno spulciato registri, aperto cassetti, visionato libri, per poi sequestrare una vera e propria montagna di documenti. Materiale in gran parte ancora al vaglio degli inquirenti della caserma di viale Giulio de Juliis, mentre quello già spulciato è stato spedito all’attenzione del procuratore capo della Repubblica, Giuseppe Saieva.



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