giovedì 16 ottobre 2014

REGIONE PRENDA POSIZIONE CON GOVERNO SU BLOCCO CONTRATTI

(DIRE) Roma, 16 ott. - "Oggi e'' davvero una giornata triste per i lavoratori della sanita'' pubblica del Lazio. Da una parte il Governo nazionale ufficializza il protrarsi anche per il 2015 del blocco dei contratti per tutti i dipendenti pubblici che ricordiamo sono fermi da oltre 4 anni, dall''altro si apprende che ancora una volta nelle aziende del Ssr, ultimo caso e'' quello dell''Ifo, si decide di ritoccare all''insu'' gli stipendi dei manager. Una scelta davvero inspiegabile in un momento di cosi'' grave crisi economica che portera'' ad un aumento dei costi per diverse centinaia di migliaia di euro". Cosi'', in una nota, Cgil Fp, CislFp e Uil Fpl. "Ma come se non bastasse gli uffici regionali senza nessun confronto preventivo con Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl inspiegabilmente hanno dato mandato alle aziende di tagliare i fondi contrattuali destinati alla contrattazione integrativa- spiegano i sindacati- Ci dispiace che il tutto avvenga senza che il presidente Zingaretti, che aveva definito una brutta notizia il blocco dei contratti, intervenga. Ci aspettiamo che la Regione prenda posizione con il Governo per sbloccare i contratti nazionali e si adoperi affinche'' siano revocati i provvedimenti che tagliano le gia'' poche risorse disponibili a livello aziendale e blocchi gli aumenti contrattuali dei manager. Questa di oggi e'' solamente l''ultima di tante scelte unilaterali che i Direttori delle Asl e la direzione regionale della sanita'' adottano penalizzando i lavoratori e inevitabilmente a discapito dei servizi dei cittadini". "Chiediamo quindi un incontro urgente al presidente della Regione dove poter consegnare il nostro dossier sulle carenze di persooonale e sui tagli alle risorse che si stanno operando sul personale- concludono i sindacati- Siamo infatti convinti che sia fondamentale riprendere il confronto per trovare soluzioni ai tanti problemi che affliggono la sanita'' pubblica del Lazio. Ci preoccupa infine il silenzio su un altro tema scottante come quello dei 3.000 precari che a fine anno vedranno scadere i propri contratti". 

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