mercoledì 9 aprile 2014

Pensare pubblico Agire sociale - 2010-2014 4 anni di attività della Funzione Pubblica Cgil azioni, idee, parole


Rossana DettoriSegretaria Generale della Fp Cgil

Quello che segue è  il racconto di una organizzazione, la Fp Cgil Nazionale, che rappresenta più di 400.000 iscritte ed iscritti, su una platea di oltre due milioni e cinquecentomila lavoratrici e lavoratori dei servizi pubblici.

Intendiamo parlare a noi, ai nostri iscritti, all'opinione pubblica, della Fp Cgil. Chi siamo, gli obiettivi della nostra azione di contrattazione collettiva e le iniziative per la tutela individuale di lavoratrici e lavoratori che, con i nostri servizi, proviamo a mettere in campo quotidianamente.

L'importanza di rappresentare in maniera sistemica e ordinata gli obiettivi e i risultati dell'azione politico/sindacale che separa il IX congresso della Fp Cgil da quello che ci apprestiamo a celebrare dal 9 all'11 aprile 2014 è ciò che ha mosso nel profondo il bisogno di elaborare questa rendicontazione delle attività.

Un viaggio all'interno della nostra Categoria, che speriamo risulti interessante, oltre che utile e il cui filo conduttore vuole essere il legame fra obiettivi, realizzazioni e uso delle risorse, sia umane che economiche, impiegate a tali fini.

Consapevoli che ci sono almeno due questioni non più aggirabili.

La prima consiste nel provare a fornire uno strumento che, aiutando ed orientando tutto il gruppo dirigente, ci costringa a misurarci, con sempre maggiore coerenza e puntualità, con il tema della verifica e, di conseguenza, con la strategia della migliore allocazione delle risorse da impiegare all'interno di una organizzazione che va continuamente monitorata ed aggiornata su nuovi bisogni.

La seconda si sostanzia nella necessità di elevare sempre più il livello di trasparenza della Fp Cgil nei confronti innanzitutto dei propri rappresentati e delle lavoratrici e dei lavoratori tutti e, poi, anche nel rapporto con il variegato mondo degli interlocutori con i quali per le più svariate ragioni, entriamo in relazione.

Proviamo a rispondere con i fatti e la trasparenza a quell'idea di sindacato che molti descrivono come chiuso, impermeabile alle sollecitazioni esterne, non facilmente "leggibile" nelle azioni che mette in campo.

Ciò che segue, quindi, proprio per sua natura, è il frutto di un grande lavoro collettivo senza il quale questo tentativo di rendicontare quattro anni di attività non sarebbe stato possibile.

Non è stato facile provare a raccontarci in questo modo: una visione organica e generale di una organizzazione, con un livello di complessità interna ed esterna molto alto, è ciò che abbiamo provato ad utilizzare in questo racconto, pur con i limiti che proprio quella complessità ci offre.

Sicuramente potranno essere riscontrati dei "vuoti", altrettanto sicuramente potevano essere scelte modalità di rendicontazione migliori. Ciò che altrettanto certamente possiamo affermare è che questo tentativo è il primo, ma non l'ultimo: questa sorta di "bilancio sociale" delle attività che qualificano il periodo che intercorre da un congresso all'altro è uno strumento che intendiamo strutturare, fare nostro in maniera sistematica.

Pensiamo che da questo "bilancio" esca in modo chiaro ed evidente la realtà di una organizzazione che, pur con una storia relativamente recente, è straordinariamente radicata e diffusa sul territorio nazionale; una organizzazione che prova ad impiegare quelle risorse e quelle energie che le vengono affidate dai suoi iscritti in maniera coerente ed univoca rispetto alla sua azione politico/sindacale a tutela dei servizi pubblici, del sistema dei servizi ai cittadini. A difesa di una idea di società solidale, equa, garante dei diritti, tanto di cittadinanza che del lavoro.

Consegniamo a voi questo lavoro, ribadendo con convinzione il fatto che non sarà un atto unico, irripetibile, ma, al contrario, un appuntamento che vogliamo diventi periodico, costante e sempre più organico.

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