lunedì 13 gennaio 2014

Lazio. Adottato piano di 5 punti per superare criticità Pronto soccorso

Dopo le recenti polemiche, la decisione è stata presa in un vertice tra la Direzione Regionale Salute e i dg delle Asl di Roma e provincia e i responsabili dei Pronto soccorso. Posti letto chirurgia rimodulati per medicina d'urgenza e apertura di ambulatori di quartiere anche sabato e domenica. 

Un piano operativo per affrontare problemi e criticità che nei primi giorni del 2014 hanno coinvolto le strutture ospedaliere del Lazio E’ la decisione adottata nel corso di un vertice straordinario tra la Direzione Regionale Salute e i direttori generali e sanitari delle Asl di Roma e provincia e i responsabili dei Pronto soccorso.

Sono cinque i punti che compongono il programma d’intervento:
1) L’applicazione integrale del decalogo sul sovraffollamento dei Pronto Soccorso inviato dalla Direzione Regionale Salute il 29 novembre scorso. Le aziende, che non avevano già attuato le misure, si sono impegnate a procedere nell’immediato.

2) Le necessità di posti letto, derivante dai dati ufficiali rilevati dal sistema Sies per ovviare all’attuale emergenza, sono dai 3 ai 5 posti letto per al giorno per ogni struttura. Le strutture di Roma e provincia che hanno presidi di Ps sono in tutto 33, si tratta di presidi di pronto soccorso e di Dea di I^ e II^ livello. A questo fine tutti gli ospedali hanno accolto l’indicazione, offerta dalla Regione, di rimodulare i posti letto di chirurgia (attualmente sovrastimati) in posti letto di medicina d’urgenza.

3) Le grandi strutture (i Dea di II^ livello) dovranno ridurre al minimo i trasferimenti dei pazienti presso le cliniche accreditate, queste infatti dovranno essere nella maggior parte dei casi disponibili per gli ospedali più piccoli. A tale scopo è stata già emanata una disposizione sul supporto delle Case di Cura accreditate nei periodi di particolare congestionamento dell’emergenza ospedaliera.

4) Sono in via di definizione misure strutturali, condivise con i medici di medicina generale, per migliorare il sistema delle cure primarie attraverso un’unica carta di servizi e per l’apertura di ambulatori di quartiere in ogni Municipio di Roma, anche il sabato e la domenica qualora vi siano condizioni particolari.

5) Saranno avviate immediatamente delle verifiche, così come è stato chiesto dal Ministero della Salute, sulle reali motivazioni del cosiddetto blocco ambulanze verificando se vi fossero o meno posti disponibili, se e con quale modalità vengono usate ambulanze di soccorso private, se e quante ambulanze di soccorso sono parzialmente utilizzate.


Quotidiano Sanità

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