martedì 17 dicembre 2013

SANITÀ. CGIL-CISL-UIL PROCLAMANO STATO AGITAZIONE LAVORATORI

(LZ) SANITÀ. CGIL-CISL-UIL PROCLAMANO STATO AGITAZIONE LAVORATORI
SIA NEL PUBBLICO CHE NEL PRIVATO. (DIRE) Roma, 17 dic. - I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della sanita'' pubblica e privata della Regione Lazio. La decisione e'' stata presa durante l''assemblea dei quadri e delegati dei tre sindacati, in corso nella sala Tirreno della Regione Lazio. I sindacati hanno presentato un documento di 8 punti. Le iniziative saranno portate direttamente sui posti di lavoro, a partire dall''esposizione delle nostre bandiere e dei nostri striscioni in tutti i presidi sanitari, pubblici e privati del Lazio. (Mel/ Dire) 15:35 17-12-13 


(LZ) SANITA''. CGIL-CISL-UIL: 8 PROPOSTE PER SALVARE IL LAZIO
DA ASSUNZIONI A STOP TAGLI, CONFRONTO CON REGIONE. (DIRE) Roma, 17 dic. - Otto proposte per salvare il sistema sanitario regionale. Ad avanzarle i segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, rispettivamente Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Biserna durante l''assemblea dei quadri e dei delegati del Lazio, in corso nella sala Tirreno della Regione, che ha votato un documento. Presente il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. "Siamo qui perche'' e'' arrivato il momento di dare una scossa al palazzo", ha detto Di Cola. Queste le otto proposte: 1) stabilizzazione del personale precario; 2) piano di assunzioni che permetta di tamponare l''emorragia di personale; 3) stoppare i tagli ai fondi contrattuali imposti dal ministero dell''Economia e dal tavolo di verifica sul piano di rientro; 4) revisione dei protocolli sui policlinici universitari; 5) fissare nuove norme sull''accreditamento che impediscano il mancato pagamento degli stipendi e il dumping contrattuale; 6) impegno della Regione per siglare insieme alle associazioni datoriali della sanita'' privata una moratoria che blocchi i licenziamenti e l''eccessivo ricorso alla Cigs; 7) elaborare un ''effettivo controllo'' sull''operato dei direttori generali, finalizzato alla lotta agli sprechi; 8) abrogare la norma regionale che ha istituzionalizzato la riforma Brunetta, riaprendo una stagione contrattuale sulle riforme. "Finalmente c''e'' una Regione Lazio che fa da interlocutore- ha aggiunto Di Cola- ma ancora il giudizio e'' basso, ci sono molte ombre".

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