lunedì 11 novembre 2013

Partita la settimana di scioperi per cambiare la legge di Stabilità

11/11/2013 Al via in Calabria, domani è il turno della Basilicata. Intanto partono gli incontri con i gruppi parlamentari.» Articolazione delle iniziative programmate per lo sciopero unitario contro la legge di stabilità
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E' ufficialmente partita la settimana di mobilitazione promossa da Cgil Cisl Uil per cambiare la legge di Stabilità. A muovere i primi passi di un programma intenso che investirà tutte le province del territorio nazionale è stata oggi la Calabria dove lo sciopero promosso nella provincia di Cosenza ha registrato un'altissima adesione, così come la manifestazione unitaria che si è svolta a Corigliano. Toccherà invece alla Basilicata domani proseguire il calendario della mobilitazione nazionale articolata a livello territoriale con scioperi e manifestazioni in programma a Potenza e a Matera.

Nelle stesse ore in cui partiva la mobilitazione a sostegno della piattaforma promossa da Cgil Cisl Uil “Cambiare la Legge di Stabilità 2014 - Dagli sprechi e dalle rendite più risorse ai lavoratori e ai pensionati”, i segretari generali delle tre confederazioni, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, avviavano gli incontri con i gruppi parlamentari. Sempre in questa settimana, infatti, entra nel vivo in Parlamento l'iter di conversione della ex legge Finanziaria.

Oggi è stato il turno di Sel, Pd e Fratelli d'Italia. Appuntamenti importanti per ribadire, come fatto da Camusso, che questa legge di Stabilità, il suo stesso impianto, “lascia l'Italia così com'è, cioè un paese in deflazione che continua ad aumentare la disoccupazione”. Una spirale che inevitabilmente non riuscirà ad invertire la tendenza senza che si mettano in campo scelte strategiche che guardino alla crescita e al sostegno all'occupazione. Scelte che la manovra non fa, come sottolineato dal segretario generale della Cgil, al termine degli incontri di oggi: “Continuiamo a pensare - ha detto il leader della Cgil - che non ci sia ancora la scelta di fare davvero una legge differente da quella per il momento presentata, che si stia ancora troppo nell'ambito del galleggiamento proposto dalla legge di stabilità”.

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