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venerdì 8 novembre 2013
Comunicato Stampa Cgil F.P. Roma e Lazio Accordo Gemelli: forti relazioni sindacali producono risultati
Leggiamo con molto piacere che anche il Presidente della Regione Lazio, Zingaretti, ha apprezzato la piena e consapevole collaborazione dei lavoratori e delle OOSS al risanamento economico e al rilancio del Policlinico Gemelli.
E’, però, necessario chiarire alcuni elementi che hanno consentito tutto questo.
Per prima cosa va sottolineato che il ricorso alla Cassa integrazione in deroga creava forti differenziazioni tra i lavoratori andando a penalizzare alcuni profili professionali in modo consistente spesso, purtroppo, quelli che percepivano stipendi più bassi.
Si è trattato, conseguentemente, di una scelta di equità che prevede una partecipazione proporzionale in base ai redditi.
L’azienda, dal canto suo, ha dimostrato la disponibilità a rinunciare al forte contenimento di costi determinata dalla cassa e a ricercare altri strumenti per colmare la differenza prodotta dal nuovo sistema inoltre, cosa fondamentale, a monitorare congiuntamente l’andamento del piano di rientro e l’effettivo andamento economico per verificare le condizioni per una parziale redistribuzione ai lavoratori del loro “contributo”.
Non può, ne deve, sfuggire che accordi di questo tipo sono possibili solo a fronte di forti e costanti relazioni tra le parti caratterizzati da una ricerca comune di soluzioni e da piena disponibilità al confronto.
Auspichiamo che la Regione Lazio non voglia limitarsi agli apprezzamenti ma intensifichi i momenti di confronto per affrontare insieme alle organizzazioni sindacali i tanti problemi che vive la sanità nel Lazio.
I temi su cui il confronto preventivo, può portare a buoni risultati, sono tantissimi. Le prime sfide saranno quelle di garantire adeguati livelli di servizi, superando il precariato e il blocco del turn-over. Sarà necessario inoltre, identificare gli strumenti idonei e strutturali per evitare che il piano di rientro lo paghino solo i cittadini con le addizionali e i lavoratori con tagli unilaterali dei loro salari.
Roma, 7 novembre 2013
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