venerdì 18 ottobre 2013

*Pensioni: Cgil, procedura infrazione Ue sia occasione per modifica legge Fornero*

*No ad ulteriori penalizzazioni per le donne,*

Roma, 17 ottobre – “Qualora fosse confermata la notizia, riportata da
alcuni organi di stampa, relativa all’apertura di una nuova procedura di
infrazione contro l'Italia da parte della Commissione europea in materia
di pensioni delle donne, si riproporrebbe l'urgenza di non rimuovere il
tema delle pensioni, ma di aprire una riflessione su come modificare
profondamente il sistema disegnato dalla legge Fornero”. Lo afferma la
segretaria nazionale della Cgil, Vera Lamonica.

“Nel 2010 - ricorda la dirigente sindacale - l'Unione europea mise sotto
accusa il nostro Paese per l'età pensionabile delle donne in nome della
parità di trattamento tra uomini e donne, giustamente sancita nei
trattati. L'occasione fu ghiotta per il governo Berlusconi che innalzò,
di un colpo, a 65 anni l'età per la pensione delle donne nel pubblico
impiego, facendo cassa e rivoltando il principio di parità con omissione
delle disparità che le donne subiscono nelle carriere lavorative e con
il carico totale del lavoro di cura”.

“Oggi - prosegue Lamonica - sembra riproporsi una procedura di
infrazione per la differenza di un anno, 41 e 3 mesi di contributi per
le donne contro i 42 e 3 mesi degli uomini, nell'accesso alla pensione
anticipata. Ci auguriamo che non si voglia ripetere la vecchia
esperienza, con ulteriore penalizzazione delle donne, e che anzi
l'occasione venga colta per intervenire su uno dei punti più delicati ed
iniqui della riforma Fornero, abbassando per gli uomini l'età di accesso
e favorendo per le donne la valorizzazione contributiva per i periodi di
lavoro di cura”.

“Si ripropone insomma, da qualunque angolazione si guardi, l'esigenza di
intervenire su un impianto normativo che si rivela sempre più
socialmente insostenibile”: conclude Lamonica

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