giovedì 3 gennaio 2013

SANITA': ASSEMBLEA IDI,CGIL PRONTA A NUOVE MOBILITAZIONI


Omniroma-SANITÀ, CAMUSSO (CGIL): "NEL LAZIO SERVE PIANO NO RAGIONIERE TAGLIATORE"
(OMNIROMA) Roma, 03 GEN - "Nel Lazio non serve un ragioniere tagliatore, ma un piano sanitario regionale che determini fabbisogno, appropriatezza e risorse a disposizione". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che questa mattina ha preso parte all'assemblea dei lavoratori dell'Idi-San Carlo-Villa Paola.
npp

Omniroma-SANITÀ, CAMUSSO (CGIL): "NEL LAZIO SERVE PIANO NO RAGIONIERE TAGLIATORE"
(OMNIROMA) Roma, 03 GEN - "Nel Lazio non serve un ragioniere tagliatore, ma un piano sanitario regionale che determini fabbisogno, appropriatezza e risorse a disposizione". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che questa mattina ha preso parte all'assemblea dei lavoratori dell'Idi-San Carlo-Villa Paola.


Omniroma-ELEZIONI, CAMUSSO (CGIL): "NON STRUMENTALIZZARE VERTENZE LAVORATORI"
(OMNIROMA) Roma, 03 GEN - "Ora ci saranno le elezioni non diventino l'occasione per strumentalizzare le vertenze dei lavoratori". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo all'assemblea dei lavoratori dell'Idi-San Carlo-Villa Paola.
npp

CO:SANITA'
2013-01-03 13:01
SANITA': ASSEMBLEA IDI,CGIL PRONTA A NUOVE MOBILITAZIONI
CAMUSSO CON LAVORATORI. FP-CGIL,NON TAGLIARE NEANCHE UN POSTO
ROMA
(ANSA) - ROMA, 3 GEN - Assemblea all'Idi di via Monti di Creta con il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, il segretario generale della Cgil Lazio Claudio Di Berardino e il segretario generale della Fp Cgil Lazio Natale Di Cola. "Abbiamo fatto un'assemblea con circa 500 lavoratori per il fare punto della situazione e rimarcare che la Cgil continuerà ad essere in campo per salvaguardare e rilanciare l'Idi-San Carlo-Villa Paola e garantire lavoratori - spiega Di Berardino -. Se non arriveranno risposte dalla dirigenza Idi e dalle istituzioni le mobilitazioni già in atto si intensificheranno a partire da domenica". Prima dell'assemblea "molto partecipata", riferisce Di Cola, "abbiamo incontrato il direttore Braga cui abbiamo chiesto trasparenza nella gestione quotidiana dell'Idi e un confronto serrato sul piano industriale. Non è pensabile che 1500 lavoratori continuino ad operare e a garantire assistenza ai cittadini senza certezze su come le risorse disponibili, benché poche, verranno utilizzate. Abbiamo ribadito che non è pensabile che venga tagliato neanche un posto di lavoro. Da domenica in poi, se non ci saranno risposte concrete in questo senso, si intensificheranno le mobilitazioni". Secondo Di Berardino è necessario "mettere il tema dell'Idi all'interno di un ragionamento più complessivo sulla sanità del Lazio: stiamo chiedendo al commissario Bondi di fermare le scelte basate solo su tagli e per questo nei giorni scorsi insieme a Cisl e Uil abbiamo annunciato che siamo pronti ad una mobilitazione generale se non arriveranno risposte". (ANSA)
YJ4-RO/


SANITÀ. IDI, CAMUSSO A ROMA COI DIPENDENTI: LA CGIL C'È
ASSEMBLEA LAVORATORI: 'TRASPARENZA, PIANO INDUSTRIALE E RICERCA'

(DIRE) Roma, 3 gen. - 'Chi combatte puo' perdere, ma chi non
combatte ha gia' perso', come disse il 'Che', e ancora: 'Ci
dovete pagare', 'Frati eretici: i debiti a voi, l'Idi a noi',
'Senza stipendio, sicuro vilipendio'. Tappezzato di striscioni
contro la proprieta' e bandiere di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, l'Idi
si e' presentato in veste da 'battaglia' al leader della Cgil,
Susanna Camusso, in occasione della grande assemblea pubblica
indetta a via di Monti di Creta, a Roma, che ha di fatto
inaugurato il gennaio 'caldo' dei dipendenti del gruppo, senza
stipendio da agosto con la sola eccezione della mensilita' di
novembre (1.500 euro), erogata grazie a un accordo tra proprieta'
e Regione e che pero' non da' certezze sul futuro, ne' sul
pagamento degli arretrati. Soprattutto all'indomani della
presentazione delle linee guida del piano industriale del gruppo,
affidato alla Luiss, che, come anticipato nei giorni scorsi
dall'agenzia Dire e passato momentaneamente in sordina per la
concomitanza con la firma del decreto Bondi - che ora rischia di
rimanere solo un dossier in attesa dell'insediamento della nuova
giunta regionale - prevede 400 esuberi (su un organico di 1.500,
quasi un terzo del totale) per il rilancio delle strutture. I
lavoratori e i sindacati, Cgil in primis, ovviamente non ci
stanno e hanno gia' organizzato tutta una serie di mobilitazioni,
a partire - ma non solo - dal presidio fisso da domenica al 27
gennaio davanti alla sede della proprieta' a vicolo del
Conte.(SEGUE)
(Rel/ Dire)
12:54 03-01-13

SANITÀ. IDI, CAMUSSO A ROMA COI DIPENDENTI: LA CGIL C'È -2-

(DIRE) Roma, 3 gen. - In almeno duecento, i lavoratori del gruppo
- chi munito della pettorina 'Salviamo l'Idi', chi di camice e
stetoscopio d'ordinanza - con il' rinforzo' di una delegazione
degli operatori del San Filippo Neri, un altro dei nosocomi a
rischio, hanno affollato l'auditorium dell'Idi per intervenire in
prima persona o ascoltare i relatori 'istituzionali'
dell'assemblea di stamattina, tra i quali anche Rossana Dettori,
segretaria generale della Cgil Funzione pubblica, Claudio Di
Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio e
Natale Di Cola, segretario generale della Cgil Funzione Pubblica
di Roma e del Lazio. "Siamo arrabbiati, non possiamo pagare
sempre noi", hanno 'gridato' i lavoratori a Camusso, che durante
l'assemblea ha indossato anche lei la pettorina 'Salviamo l'Idi',
regalatale dagli operatori insieme a un mazzo di rose. "Sbaglia
il Governo, sbaglia il Vaticano, paghiamo noi. Sbaglia la
Regione, paghiamo noi. Sbaglia la proprieta', con 'l'aiuto' di
qualche politico e forse di qualche organizzazione malavitosa,
paghiamo noi. Ora basta, state affamando migliaia di famiglie,
lotteremo fino alla fine".
   "La Cgil c'e', sempre con i lavoratori e per i lavoratori- ha
detto Camusso alla platea- Sono qui non per portare solidarieta',
ma perche' e' mio dovere esserci: vedo volti disperati, depressi.
Se tutti avessero fatto il proprio dovere questa assemblea non ci
sarebbe mai stata". Il segretario generale ha spiegato che "il
sindacato segue con attenzione la vertenza Idi", e chiede
"trasparenza, qui e nel resto della sanita' laziale: vogliamo
sapere promozioni, curricula e qualifiche di dirigenti e altri
assunti, e soprattutto dove e' finito ogni singolo euro percepito
dalla proprieta', perche' i tagli, per quanto sbagliati, non
giustificano da soli scelte di gestione sbagliate e crisi cosi'
gravi. Le entrate vadano alle retribuzioni e al funzionamento
delle strutture".(SEGUE)

  (Rel/ Dire)
12:54 03-01-13

SANITÀ. IDI, CAMUSSO A ROMA COI DIPENDENTI: LA CGIL C'È -3

(DIRE) Roma, 3 gen. - Il leader della Cgil chiede poi "un nuovo
piano industriale, perche' quello presentato non ci piace e non
va bene: si manda via il personale per far tornare i conti, non
servono universitari e professori per fare un piano cosi'.
Pretendiamo che lo scriva qualcuno che sa di cosa si sta
parlando, e vogliamo l'apertura di un tavolo permanente non solo
per esercitare una funzione di controllo, ma per offrire le
nostre ipotesi per dare un futuro a questa struttura, a partire
dagli investimenti sulla ricerca".
   Alla Regione Lazio, ha aggiunto Camusso, "non serve un
ragioniere tagliatore, ma un piano che stabilisca i fabbisogni e
le esigenze della sanita' locale. E chi se ne dovra' occupare non
puo' starsene solo al ministero delle Finanze a fare i tagli, ma
dovra' essere nel mezzo delle realta' del territorio, per capirne
e tutelare le vere necessita'". L'Idi, ha proseguito il
segretario, "e' una realta' importante da salvare, dove i
lavoratori sono stanchi di pagare il conto degli errori altrui.
Dobbiamo tributare un grandissimo grazie a chi da mesi viene a
lavorare e garantisce l'assistenza ai malati anche senza
stipendio, ma le amministrazioni devono cacciare chi non ha
gestito correttamente le situazioni esistenti. Chi ha sbagliato,
paghi".
   Infine, un appello dovuto anche al clima elettorale: "Abbiamo
chiesto ai ministri competenti di discutere questa situazione,
che ormai, visto quello che rappresenta, e' una vertenza di
portata nazionale, ma non abbiamo avuto risposte chiare. Ora
chiedo- ha concluso Camusso- che non si usino le elezioni per
strumentalizzare i lavoratori e le vertenze. Sarebbe un atto
gravissimo"

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