Ambulanze, l’Ares trova una soluzione per i lavoratori tagliati fuori dal nuovo accordo con la Cri
L’accordo tra Regione Lazio, Ares 118 e Croce rossa siglato il 29 marzo scorso ha tagliato fuori 14 lavoratori della Cri. Per i dipendenti, inizialmente inclusi nell’elenco della ex “convenzione per il territorio della Provincia di Roma”, dopo la protesta delle organizzazioni sindacali, si è trovata una soluzione temporanea: un contratto a tempo determinato “alle stesse condizioni economiche ed operative applicate a privati ed onlus”, come si legge nella lettera inviata dalla “triade” dirigenziale dell’Ares (il diggì Antonio De Santis, il direttore amministrativo Giosuè Calabrese e il direttore sanitario Rossella Carucci) al subcommissario alla sanità del Lazio Giuseppe Spata e al responsabile per la programmazione sanitaria della Regione, Ferdinando Romano.
online-news
Sabato 20 Ottobre 2012 notizia online-news :
Raggiunto l'accordo tra la CRI e L'ARES 118 riassunti i 14 lavoratori rimasti esclusi.
Sembra una buonissima notizia, ma, purtroppo, è completamente priva di fondamento ed i 14 lavoratori sono ancora licenziati e senza stipendio !!!!
Non comprendiamo chi ha potuto fare il comunicato stampa , ma trattandosi di eventuale affidamento alla CRI, delle ambulanze "SPOT " (orribile termine per definire i mezzi attivati dalla Centrale Operativa di Roma a garanzia dei LEA), altrettanto metodo "SPOT" è stato utilizzato per il solo 'annuncio, senza intervenire concretamente al reinserimento al proprio posto di lavoro ai 14 lavoratori, inspiegabilmente licenziati e non riassorbiti dalla CRI.
Il tutto accade pur in presenza di accordi precisi sottoscritti nel lontano Marzo 2012 tra l'ARES 118, la CRI e i massimi vertici istituzionali della Regione Lazio, acquisiti tramite Decreto del Commissario ad Acta.
Chi è che gioca a nascondino speculando sulla pelle dei lavoratori?
Sergio Bussone
Convenzione Cri
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