sabato 2 maggio 2015

Cgil: bene per le postazioni Ares 118 di Osteria Nuova e Amatrice. Ma non basta

Esprimiamo piena soddisfazione per il potenziamento delle postazioni dell’Ares 118 di Osteria Nuova e di Amatrice, con l’attivazione di una ulteriore auto medica già avvenuta ad Osteria Nuova e della prossima attivazione dell’auto medica di Amatrice.

Non è banale infatti considerare che, a meno di voler interpretare il servizio dell’ares 118 un semplice servizio di trasporto dell’emergenza al più vicino pronto soccorso o poco più, è spesso di importanza vitale la tempestività di un intervento medico in grado di stabilizzare il più rapidamente possibile il paziente.
Incrementare la presenza di auto mediche nelle postazioni dell’Ares 118 diventa quindi fondamentale in un territorio come quello della provincia di Rieti, che è esteso, con una viabilità difficile, ed in cui, per sempli ragioni “geografiche” e per scelte sbagliate fatte nel recente passato (in cui si soni chiusi i pronto soccorso di Amatrice e di Magliano sabina) i tempi di intervento in caso di necessità sono necessariamente mediamente più lunghi che in altre zone della Regione.

In particolare la prossima attivazione dell’auto medica ad Amatrice (l’auto medica in sostanza fa si che all’intervento dell’ambulanza con infermieri si accompagni la presenza di un medico specializzato nella gestione dell’emergenza di primo soccorso), di cui fino ad oggi si è privi, è strumento fondamentale per limitare al massimo le conseguenze spesso nefaste di episodi morbosi (es arresti cardiaci) in cui il tempo di intervento è di vitale importanza.

Accanto alla soddisfazione per il potenziamento di questi servizi non possiamo però non sottolineare che anche nel territorio della bassa sabina la rete dell’emergenza va potenziata in ragione dell’estenzione del terriorio ed in particolare nella zona tra Magliano Sabina e Poggio Mirteto, dove una ulteriore auto medica sarebbe di fondamentale importanza.
Inoltre continuiamo a sostenere che la collaborazione tra le istituzioni del nostro territorio, ASL, Enti Locali etc) debba necessariamente affrontare il tema della logistica delle postazioni del 118 stesso, mettendo le pubbliche amminstrazioni a disposizione spazi e locali adeguati al servizio, come ad esempio potrebbe realizzarsi ad osteria nuova, dove la postazone del 118 è in affitto in locali privati a nostro parere neanche adeguati (sia strutturalmente che in termini igienico sanitari) al servizio, mentre le amminstrazioni locali che insistono sull’Area possiedono certamente spazi e locali da mettere a disposizione.

Così come non si può non ribadire la nostra ferma convinzione che la sede operativa dell’Ares 118 debba e possa rimanere nella nostra provincia e non “emigrare in quel di Viterbo”. Debba perché in un ottica di equilibri territoriali Rieti comincia ad essere un po troppo creditore in tema di “scippi istituzionali”, e possa in quanto, se le istituzioni sopra richiamate sapranno fare sistema si dispone di tutto quanto necessario (logisticamente e professionalmente) per la gestione del servizio in questione che, giova ricordare, ha anche una sua rilevanza occupazionale.
FP CGIL RIETI
Gianni Ciccomartino

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